peonia selvatica (Cliccare per ingrandire)
😋Il versante lunigianese dell' Alto Appennino Toscano è scosceso,
dirupato e con pendenze molto accentuate; è caratterizzato da piccole e strette valli racchiuse fra corte dorsali (vedi foto sopra) quasi perpendicolari al crinale spartiacque Tosco - Emiliano.
I principali
sentieri di collegamento delle località pedemontane all' "Arpa" sono stati realizzati dai nostri avi sia nelle valli che sui fianchi di queste dorsali, e permettono di raggiungere il crinale ed il versante parmense. Sono stati realizzati anche
sentieri "trasversali", che collegano le diverse valli: questi ultimi sentieri percorrono le pendici meridionali della dorsale principale, e sono i più impegnativi e, a volte, anche pericolosi.
Tutti i sentieri, fino
alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso, erano ben curati perché venivano intensamente utilizzati dagli abitanti dei paesi, titolari dei cosiddetti "beni comuni e/o comunalia", per recarsi sui monti per svolgervi faticose e disagevoli attività,
come pastorizia, taglio fieno e produzione di carbone, che permettevano loro di "tirare avanti", seppure nella miseria più nera.
Attualmente tutti i sentieri sono un po' malridotti per l'azione dell'acqua piovana
non più canalizzata, per la caduta di muretti di contenimento e di massi, nonché per la crescita della vegetazione; al punto che molti sentieri secondari stanno scomparendo.
Tutto ciò è piu evidente
in prossimità di torrenti, canali e fossi, in cui si devono superare tratti con grossi massi, con scoscendimenti e cedimenti franosi.
I volontari del CAI, oltre a segnare molti di questi sentieri, fanno
anche manutenzione, tagliando rami ed arbusti e sistemando piccole frane ma, credetemi, sono lavori che richiedono molto impegno e fatica, e le persone che vi si dedicano sono sempre meno.
Si può quindi comprendere
come i sentieri di questa zona siano tutti oggettivamente impegnativi e difficoltosi e con potenziali pericolosità dovute allo stato ed alle condizioni psico-fisiche di chi li percorre.
Si tenga presente
che, partendo da qualsiasi località a valle, la distanza per raggiungere il crinale si aggira sui 7 - 8 chilometri, il dislivello è di circa 1200 metri ed il tempo di percorrenza è almeno 4 ore con passo regolare di un
buon camminatore; poi bisogna tornare indietro.
😮I percorsi riportati nelle varie sezioni "SENTIERI"
sono stati da me rilevati con il GPS dopo una più che ventennale esperienza e conoscenza del territorio. Ci sono sentieri ben segnati dalle Sezioni e Sottosezioni CAI di Pontremoli, Filattiera e Bagnone (e Fivizzano per i sentieri n.114 e 110)
e sono i sentieri numerati con i nn.110; 114; 116; 118; 120; 122; 124; 124A (da Vignolo a Montecastello); 128; 130; 132: questi sono i sentieri UFFICIALI del CAI che sono riportati sulla nuova mappa del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano pubblicata
recentemente (giugno - luglio 2013).
Altri sentieri qui riportati sono citati con i numeri 122A; 126; ex 112: sono sentieri già riportati su vecchie mappe e che localmente sono conosciuti con tali denominazioni; non
fanno però parte della sentieristica ufficiale del CAI Regionale Toscano.
Ci sono altri sentieri segnati, ma senza numero, quindi al di fuori della sentieristica ufficiale.
Infine
altri sentieri non sono segnati; li ho riportati nelle mappe perché rappresentano sentieri "storici" di questo territorio, che è giusto rappresentare per ricordare le fatiche, il lavoro, l'abnegazione dei nostri nonni che percorrevano in lungo
ed in largo l' "arpa, lavorandovi duramente.
I COLORI dei sentieri sulle mappe hanno lo scopo di variarne l'effetto cromatico; solo due di essi rappresentano un generico e non definitivo grado di difficoltà:
- colore fucsia: sentiero con segnavia del CAI;
- colore marrone: sentiero difficile; sconsigliato in particolar modo a chi non è allenato, a chi non possiede una elevata
preparazione fisica e l' esperienza ad andar per monti, a chi può soffrire di vertigini ed a chi non è in grado di affrontare senza panico possibili situazioni di orientamento e di difficoltà.
Per
concludere, i sentieri rapprentati sulle mappe del sito devono essere percorsi solo da persone che abbiano esperienza ad andare per monti; i pricipianti e gli inesperti devono farsi accompagnare da buoni camminatori pratici della zona.
Chi volesse percorrere questi sentieri, e non conosce la zona, puo richiedermi informazioni al seguente indirizzo email: info@sentierialtoappenninotoscano.it
Posso anche allegare i file dei sentieri da caricare sul vostro GPS. Li posso inviare nei seguenti formati:
(*.GDB) da utilizzare con il programma MAP SOURCE di Garmin; (*.PLT) da utilizzare con il programma OziExplorer; (*.GPX) da utilizzare con entrambi i programmi. Alcuni (o molti) GPS possono caricare TRACCE con un numero di "punti" non superiore a 250. Almeno
la metà dei sentieri qui riportati superano tale limite (con il programma Map Source di Garmin potete suddividere la traccia in tratti più corti). Io ora utilizzo un GPS che può caricare 200 file traccia, senza limitazione
di punti.
Le descrizioni dei sentieri, postate sotto le mappe, fanno parte integrante ed indivisibile delle mappe stesse.
Consiglio di NON percorrere le tracce
riportate nelle mappe, ma senza la descrizione analitica. Questi sentieri sono riservati a chi va in cerca di avventure.
Fermo restando che non è mai consigliabile andare per monti con il cattivo tempo, l'espressione "solo con bel tempo" che ho utilizzato sotto le mappe nella descrizione di alcuni sentieri, sta ad indicare che percorrendoli con pioggia o nebbia si va incontro a sicure situazioni di pericolo.
Come già segnalato in altra parte, raccomando di visitare il sito www.caisarzana.com
- sezione informazioni - per prendere visione della tabella delle difficoltà dei sentieri ed avere altri utili consigli per andare per monti.
N.B. chi trovasse errori o incongruenze fra i testi, le note e le descrizioni
inseriti nelle varie sezioni, è pregato di segnalarmele all'indirizzo email indicato sopra.
(aggiornato il 30 dicembre 2013)